31.
"Dopo ogni set dedicato alla schiena, appendetevi ad una sbarra
per allungare i dorsali. Per sviluppare le profondità della
schiena, utilizzo movimenti come pulley, rematori coi manubri e
mezzi stacchi".
Gambe
32.
Per Arnold, lo squat è sempre stato il N. 1 per sviluppare le
gambe. Riusciva a completare 8 ripetizioni con 180 kg. Ha iniziato
di fatto molto presto, in circostanze note a tutti i suoi fans, ma
che vale la pena ricordare con parole dello stesso Schwarzenegger.
"Andavamo nel bosco con gli amici e facevamo squat per tre ore
di seguito. Più di 50 set, tanto per scuotere i muscoli. In quell'atmosfera
c'era spazio solo per un impegno al 100%. Una vera follia!"
33.
"Per me sviluppare le gambe è stato abbastanza difficile, perchè ho delle gambe lunghe e dei muscoli altrettanto allungati. I
bodybuilder dalle gambe lunghe debbono sperimentare con un gran
numero di esercizi, fino a trovare quelli che funzionano meglio.
Occorre inoltre variare le routine in modo da sorprendere
continuamente i muscoli" (principio della confusione
muscolare).
34.
"Durante gli squat ho scoperto che il primo terzo del movimento
a partire da una posizione di completa accosciata risulta più
efficace sui glutei. Oltre passato quel punto, potevo avvertire il
movimento soprattutto nella regione del quadricipite".
35.
"Arnold consiglia di provare con diverse posizioni e distanze
tra i piedi. "Coi piedi ben distanziati e le punte in fuori,
sento che lo squat lavora sull'interno delle cosce. La posizione dei
piedi influenza notevolmente l'azione dell'esercizio sulle varie
aree della coscia. Ogni atleta, a prescindere dal livello di
preparazione, dovrebbe sperimentare il più possibile per scoprire
le routine più efficaci". (principio dell'allenamento
istintivo).
36.
"Di tanto in tanto Arnold utilizzava lo squat alla slide
verticale, che gli permetteva di poggiare i piedi in posizione più
avanzata di quanto non fosse possibile nei normali squat. Era
inoltre possibile utilizzare un carico inferiore per concentrarsi
totalmente sul movimento, senza dover pensare all'equilibrio".
Tra gli altri vantaggi vantaggi Arnold cita: "Posso fare degli
squat di tensione, lavorando solo nei tre quarti inferiori del
movimento. In questo modo le cosce mi vanno letteralmente in
fiamme" (principio delle ripetizioni parziali).
37.
"Non bloccate le gambe in distensione: in questo modo date ai
vostri muscoli la possibilità di riposarsi, e non è esattamente
questo che volete, giusto?"
38.
"Inizio il workout per le gambe con dei leg extension. Quando
arriva il momento degli squat, le mie gambe sono piuttosto
intorbidite, ma dopo il primo paio di set questa sensazione
svanisce. Questa transizione ha un notevole effetto sulla
definizione" (principio del pre-affaticamento).
Polpacci
39.
Quando Arnold arrivò negli Stati Uniti, Joe Weider diede
un'occhiata al neo-campione europeo e, come racconta Arnold,
"Mi fece capire chiaramente che il mio futuro nel body-building
dipendeva soprattutto dallo sviluppo di tibiali e polpacci".
Arnold ammette infatti che fino a quel giorno il ruolo dei polpacci
nelle sue routine era stato pressoché nullo. "I polpacci erano
il mio punto debole".
40.
"I muscoli del polpaccio crescono lentamente perché, come gli
avambracci sono costituiti da fibre molto dense. Reg Park mi ha
spiegato che un uomo di 90 kg sottopone i propri polpacci ad uno
stress di 120-180 kg ogni volta che fa un passo. Per questo, un
bodybuilder del mio peso deve usare almeno 350-450 kg negli esercizi
per i polpacci, se vuole che crescano davvero. Fino ad allora avevo
usato al massimo 220 kg per i calf raise in piedi. Una volta passato
ai pesi elevati, i polpacci hanno cominciato a crescere".
41.
"Ho inoltre iniziato ad allenarmi con dei pantaloni della felpa
che avevo tagliato appositamente per esporre i miei polpacci
all'altrui scherno. Sapevo che se avessi mostrato le mie parti
migliori, come petto, braccia o deltoidi. avrei ricevuto soprattutto
complimenti, dimenticandomi così ben presto dei miei orribili
polpacci. Ho invece continuato ad indossare i calzoni-gogna in modo
da non avere scelta: allenare i polpacci tutti i giorni o subire per
sempre i commenti degli altri" (principio della priorità).
42.
"Le routine per me più efficaci iniziavano con i donkey raise,
che eseguivo con due assistenti seduti sulla mia schiena, e poi
continuavano con le alzate delle punte alla macchina". Arnold
allungava al massimo i polpacci nella fase inferiore, poi si
sollevava il più possibile, mantenendo la posizione per circa 4
secondi prima di tornare in basso (principio della contrazione di
picco). Ogni esercizio per sei set da 10-15 ripetizioni.
43.
Nella routine Arnold tanto in tanto Arnold includeva i calf raise da
seduto, per evidenziare la forma a rombo dei polpacci. Una volta
arrivato al cedimento, passava ad uno stile non-stop, in cui cercava
ad ogni ripetizione di sollevare le ginocchia un pò più in alto.
L'ultimo esercizio, le alzate delle punte alla macchina per il leg
press, veniva eseguito come la variante alla macchina per il raise
da seduto.
44.
La Quercia terminava il workout per i polpacci con uno stretching
completo. "Trovo un blocco di legno, il più alto possibile, ed
afferrandomi ad una sbarra lascio che i talloni scendano fino quasi
a toccare il pavimento. A questo punto invece di tornare su, resto
in posizione per circa un minuto".
Spalle
e Trapezi
45.
La routine di Arnold per questi due gruppi muscolari prevedevano sia
distensioni che movimenti laterali, ma per agire nel modo più
completo possibile adottava una vasta serie di varianti. Vale la
pena ricordare come a volte Arnold eseguisse tutti quegli esercizi
all'interno dello stesso workout: non di rado, infatti arrivava a
completare 50 set per le spalle in una sola sessione! Quanti, tra i
bodybuilder di oggi, potrebbero reggere ad un simile regime? Arnold
avverte tuttavia che una tale intensità è consigliabile solo agli
atleti di livello più avanzato.
46.
Arnold era del parere come molti giovani bodybuilder commettessero
un errore non rendendosi conto che le spalle sono un gruppo
muscolare molto complesso. "Non esiste un esercizio in grado di
agire in modo efficace su tutte e tre le sezioni del deltoide. Al
massimo se ne possono allenare due alla volta". Il suo
consiglio era quindi quello di eseguire movimenti adatti a
coinvolgere, in modo selettivo ogni area del deltoide (principio del
flushing).
47.
"Le normali distensioni militari, in cui il bilanciere viene
sollevato dal petto a sopra la testa, agiscono ovviamente in modo
diverso, ad esempio, dai press dietro il collo. A me piacciono tutti
e due gli esercizi ed a volte li eseguo a giorni alterni".
48.
Nelle distensioni coi manubri, Arnold accentuava deliberatamente
entrambe le fasi dell'esercizio (ascendente e discendente), per
ampliare il range di movimento.
49.
"Un errore piuttosto comune è quello di bloccare le braccia in
distensione una volta in cima. Se bloccate i gomiti, eliminate gran
parte della tensione sui muscoli. Se invece vi fermate un pò prima
di bloccare le braccia, l'efficacia dell'esercizio aumenta
notevolmente".
50.
Schwarzenegger ha inventato una variante delle distensioni coi
manubri, chiamate poi "Arnold press", in cui teneva i pesi
nella posizione superiore di un curl per i bicipiti. Spingendo i
manubri verso l'alto, portava quindi i pollici verso l'interno, in
modo da agire sia sulla sezione anteriore che su quella mediale.
"Le alzate laterali sono davvero fantastiche, perchè a seconda
del piano di movimento agiscono su varie aree del deltoide".
51.
"Gli esercizi ai cavi permettono una varietà ancora maggiore, poichè offrono una tensione costante (principio della tensione
continua). Potete incrociare i cavi davanti o dietro, ottenendo ogni
volta un'azione diversa".
52.
Per i trapezi Arnold alternava tra esercizi di base come power pull,
clean, rematori in piedi e shrug. "Credo sia molto importante
mantenere un movimento lento e fluido, senza strattoni o
molleggiamenti. Negli shrug moltissimi bodybuilder utilizzano pesi
eccessivi, e non riescono a sollevare abbastanza le spalle".
53.
La tipica routine per deltoidi e trapezi comprendeva press sopra la
testa, alzate laterali in piedi, alzate a busto piegato, rematori in
piedi e shrug.